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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Manifestazione 2 dicembre a Bologna

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 Il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” aderisce allo sciopero generale dei sindacati di base di venerdì 2 dicembre 2022 e partecipa alla manifestazione di Bologna! Dopo la manifestazione di Bologna, che il 22 ottobre ha visto insieme varie realtà rappresentative di vertenze sociali e ambientali di tutta la regione e non solo, la giornata di sciopero indetto dai sindacati di base per venerdi prossimo, vedrà ancora una volta la convergenza di diverse mobilitazioni che metteranno al centro le rivendicazioni di tanta parte della società, in questo periodo di crisi dovuto agli effetti di guerra, pandemia, crisi ambientale, energetica e carovita, tutte facce dello sfruttamento degli esseri umani e della natura, imposto dal sistema estrattivista ed energivoro. Le sigle organizzatrici della manifestazione del 2 dicembre a Bologna hanno invitato i comitati e le associazioni del mondo ambientalista a portare per le strade di Bologna le tante lotte che rivendicano, oltre a

Dalla Romagna alla Basilicata: uniamo le lotte, alziamo il dissenso!

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Giorgio Santoriello, attivista dell'associazione Cova Contro, verrà il   12   dicembre   a Faenza a presentare il suo libro "Colonia Basilicata. Cronache di un ambientalista pericoloso". Qui la recensione  https://www.pressenza.com/it/2022/08/colonia-basilicata-cronache-di-un-ambientalista-pericoloso/ . In Basilicata per estrarre petrolio e gas, le multinazionali del fossile hanno provocato un disastro ambientale (processo Petrolgate 1e 2), devastato e militarizzato Il territorio, spinto la gente alla rassegnazione. La serata sarà l'occasione per parlare anche di ciò che sta accadendo in Romagna e delle vertenze ambientali. Anche in Romagna terra e mare saranno sempre più sacrificati al fossile, si prospettano giacimenti di stoccaggio gas ad Alfonsine, nuove trivelle in Adriatico, estrazioni a Conventello (Ra), un rigassificatore, un nuovo metanodotto e un deposito di CO2 a Ravenna. A Faenza si aspettano da anni le bonifiche dell'inquinamento causato dall'ince

Fra “trivelle sacrosante” e il “traguardo” dei rigassificatori il pianeta va a fuoco

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  Pippo Tadolini – Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” Ha dell’incredibile come il nostro Governo, la nostra Regione, Ravenna e le sue Istituzioni siano così scarsamente permeabili ad accettare la realtà che sostengono da decenni sia la stragrande maggioranza degli scienziati, sia numerose autorità internazionali, e sulla quale vengono lanciati sempre più accorati allarmi. Non solo, ma è sorprendente come insistano nel sostenere una visione “tranquillizzante” della situazione climatica e ambientale, che anche quando non coincide con il puro e semplice negazionismo, comunque gli si avvicina considerevolmente. Si è appena conclusa la COP 27 di Sharm El Sheik, e proprio in tale sede è stata fatta una volta di più una fotografia estremamente preoccupata e preoccupante della situazione, anche se poi gli impegni presi realmente concreti sono pochi, fumosi e scarsamente vincolanti. Anche perché i vari Paesi e le diverse aree del mondo si sono molto impegnati nel darsi