Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Ultima Generazione: solidarietà a Simone

Immagine
Ultima Generazione è una campagna italiana rivolta all’implementazione delle rinnovabili e al blocco delle energie fossili mediante azioni di disobbedienza civile nonviolenta. Uno dei militanti è Simone Ficicchia, ventenne residente a Voghera, che è stato convocato dal Tribunale di Milano il prossimo 10 gennaio per l’eventuale applicazione di misure di sorveglianza speciale. Si va dalla sorveglianza del soggetto ai fini di impedire e ostacolare il compimento di iniziative criminose fino all’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza per un tempo da uno a cinque anni. Si tratta di misure in genere applicate a mafiosi, terroristi e malavitosi mentre Simone non ha mai subito un processo, né condanna, nemmeno come decreto penale. La sua unica “colpa” è quella della resistenza passiva adottata dai partecipanti alle azioni nonviolente promosse dalla campagna di Ultima Generazione. La campagna Per il Clima – Fuori dal Fossile ha adottato altre modalità per la sensibilizzazione dell’o

Olanda: chiude il giacimento di gas più grande d’Europa perché provoca terremoti.

Immagine
Da L'Indipendente Il giacimento di gas di Groningen, nei Paesi Bassi, chiuderà i battenti nel 2024. Ad annunciarlo il Primo Ministro del paese Mark Rutte. La causa della decisione resa nota i primi di ottobre va ricercata nelle ormai troppo frequenti scosse di terremoto,  legate all’estrazione fossile , che hanno già danneggiato migliaia di edifici nei pressi del giacimento. Una decisione che, in tempi di crisi energetica e nel contesto degli estenuanti tentativi di ridurre la dipendenza dalla Russia, allarma in modo particolare il resto dell’Unione Europea. Il giacimento in questione è infatti il più grande del Vecchio Continente ed è attivo fin dal 1963. La sua produzione, a pieno regime, avrebbe persino la potenzialità di soddisfare  il 10% del consumo energetico europeo . Contiene infatti ancora 450 miliardi di metri cubi di gas e – secondo la Shell che gestisce le operazioni nel giacimento insieme alla statunitense ExxonMobil – da questo si potrebbero estrarre 50 miliardi di m

Geelong in Australia, come Piombino in Toscana

Immagine
Uno studio commissionato dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha identificato 3 zone di pericolo intorno alle navi cisterna di GNL: Zona 1: entro 500 m. Significativa possibilità di morte per le persone con esposizione istantanea (a causa di incendio, asfissia o congelamento). Zona 2: entro 1,6 km. Possibilità che l'esposizione prolungata provochi la morte Zona 3: entro 3,5 km. Possibilità di ustioni nel caso in cui una nuvola di vapore si estenda in questa zona e prenda fuoco. Incidenti o attacchi terroristici possono verificarsi ovunque lungo il percorso indicato di seguito. Le case residenziali nel sobborgo di North Shore sono vicine a 250 m al Corio Shipping Channel.   "Al fine di mitigare alcuni di questi rischi, i terminali GNL in altri luoghi del mondo hanno zone cuscinetto rigorose e restrittive. L'arrivo di ogni petroliera GNL nel porto di Boston richiede la chiusura dei ponti sotto i quali passa la petroliera, insieme a una scorta armata, elicotter

Il regalo di Natale dei colossi del fossile

Immagine
Fanno tutto loro. Decidono, e la politica si inchina. Pensavamo che almeno nella settimana di Natale i colossi del fossile avrebbero stabilito una tregua al loro assalto ai territori e alla loro instancabile “corsa all’ oro”, rappresentata dal pressoché totale via libera che il nuovo Governo (per altro con il beneplacito di gran parte del mondo politico e dei poteri locali) ha dato a tutto ciò che è sfruttamento delle fonti fossili.  Comparsa su Milano Finanza, e giustamente ripresa dagli organi d’informazione locali, la notizia del patto fra cugini Eni e Snam, per la realizzazione dell’ impianto di captazione e cattura dell’ anidride carbonica non è in realtà una grande novità, dal momento che a Ravenna (e non solo) si parla di tale struttura ormai da qualche anno. Quello che colpisce è il “senso politico” dell’annuncio. Con l’ esibita stretta di mano fra gli amministratori delegati, il dott. Descalzi di Eni e il dott. Venier di Snam, si suggella ciò che le mobilitazioni ambientaliste

A RAVENNA LE RINNOVABILI SONO FERME AL 5%

Immagine
È uscita nei giorni scorsi la tradizionale classifica de Il Sole 24 Ore della qualità della vita. Molta stampa si è concentrata sulla perdita di posizioni di Ravenna rispetto allo scorso anno (in verità modesta: 3 posizioni sotto, sino a giungere al 30esimo posto su 107). Altri organi di informazione hanno dato invece rilievo al mantenimento del primato negativo nei furti in abitazione (107esima posizione: peggior dato italiano per numero di denunce in rapporto agli abitanti). Per i temi ambientali di cui ci occupiamo abbiamo apprezzato l’interesse rivolto il 16 dicembre dal Corriere Romagna alla parte della classifica che riguarda i consumi energetici (“Una città che dipende dal metano. La strada per la transizione è lontana” di Alessandro Montanari). Ne riportiamo alcuni stralci: “La strada per la transizione energetica è ancora lunga in provincia di Ravenna: la città è una delle più dipendenti dalle energie fossili e, di conseguenza, delle meno sostenibili dal punto di vista ambient

Serata con Giorgio Santoriello

Immagine
 Lunedì 12 dicembre a Faenza la presentazione di Colonia Basilicata, con Cova Contro! Qui i video della serata! Introduzione:  https://rumble.com/v20mt88-colonia-basilicata-introduzione.html Presentazione:  https://rumble.com/v20le7u-colonia-basilicata-presentazione.html (a breve sbobineremo l'intero intervento)

Due rigassificatori a Ravenna? Non staremo a guardare

Immagine
Le preoccupazioni e le previsioni che l’insieme del movimento ambientalista esprime da anni si stanno rivelando – ancora una volta – quanto mai fondate. La città di Ravenna, più di altre, farà le spese di quanto sta succedendo e che noi da sempre denunciamo. Con buona pace di chi ha sbandierato, certo non sempre in buona fede, che le attuali scelte di potenziamento massiccio del sistema estrattivista sarebbero da inquadrare in un disegno provvisorio, e che nel giro di qualche anno dovrebbe iniziare la fuoriuscita dalle fonti fossili (tanto da voler presentare la fase attuale addirittura come un atto del processo di transizione ecologica), la notizia di questi giorni è che il rigassificatore galleggiante destinato ad approdare al porto di Piombino, e che la popolazione giustamente sta contrastando, sarà probabilmente destinato ad essere collocato nella costa adriatica ravennate, una volta scaduti i tre anni pattuiti fra Snam e la Regione Toscana. Perché perfino il Presidente toscano Gia

Una Repubblica affondata nel metano

Immagine
Il nuovo ministro dell’Ambiente (più precisamente Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) Pichetto Fratin e la nuova Presidente del Consiglio Meloni fanno una gran pubblicità alla trasformazione del nostro Paese nell’Hub di distribuzione del gas per l’Europa come se fosse una idea rivoluzionaria del governo appena insediatosi. In realtà era già un progetto del governo precedente di cui si faceva sponsor il precedente ministro che l’ambiente non lo aveva nemmeno nel nome (Ministro della Transizione Ecologica), figurarsi tra le preoccupazioni. Eppure o, più correttamente, proprio per questo, Cingolani è stato ufficialmente designato come consulente del nuovo ministro anche dopo la caduta del governo Draghi. Troppo importante, infatti, continuare imperterriti nella politica di spingere sulle energie rinnovabili solo a parole e, nei fatti, concentrare la stragrande quantità delle risorse nella prosecuzione dell’impiego di energie fossili. Troppo importante per la situazione ec