Dal blog di Linda Maggiori su Il Fatto Quotidiano. Da Piombino a Vado a Ravenna, per una emergenza energetica mai esistita o comunque già passata, si continuano a imporre ai territori gigantesche navi rigassificatrici, che oltre ad essere impianti a rischio di incidente rilevante, provocano un pesante impatto sull'ecosistema marino, rilasciano emissioni climalteranti, legandoci per altri 30 anni al fossile. Sono impianti inutili, utili solo alle multinazionali del fossile per i loro extraprofitti, essendo il valore del GNL strettamente legato alla speculazione. Il rigassificatore imposto in malo modo a Piombino, verrà tra tre anni spostato a Vado. Lo spirito che anima le lotte dal basso non è solo "nimby", come si maligna, ma anche generoso, coerente e globale. La Rete No Rigass-No Gnl e la Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, ad esempio, riuniscono comitati che lottano proprio contro tutta la filiera sporca dalle terre di estrazione alle terre di approdo del GNL,
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