Gasdotto Punta Marina: Lavori malgrado il fermo estivo?
“Il cantiere per l’installazione del microtunnel di approdo a terra e tutte le attività ad esso connesse, svolte nella zona del lungomare C. Colombo in località PuntaMarina, saranno realizzate al di fuori della stagione turistico / balneare da ottobread aprile.” Aveva dichiarato SNAM nel progetto, e poi nelle risposte alle osservazioni delle associazioni ambientaliste.
Invece, il 30/06/2023 un solerte funzionario tecnico del Comune (incaricato di Posizione Organizzativa – U.O. Sportello Unico per le Attività Produttive – Area Economia e Territorio), scavalca il progetto originario SNAM approvato dal Commissario e concede la deroga al fermo estivo, senza nessuna motivazione urgente.
Così la Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, che sta monitorando quotidianamente le attività di SNAM al pozzo di spinta di Punta Marina, ha diffidato il Comune di Ravenna per sospendere i lavori almeno fino alla fine della stagione turistica estiva, in rispetto del progetto promesso da SNAM.
La cartellonistica del cantiere riporta come inizio lavori il 02/08/2023 e durata delle operazioni di 21 mesi, perciò non si ravvisa nessuna urgenza o sopravvenuti motivi per laderoga.
Dal 2 agosto 2023, mentre via C. Colombo era affollata di cittadini e turisti, e la spiaggia era piena di bagnanti, sono iniziati i lavori, dapprima con il trasporto di tralicci di ferro nel sito ex Sarom, che risulta addirittura zona militare invalicabile, per un’opera privata di SNAM, forse per spaventare curiosi e ambientalisti.
Invece nelle ultime settimane si è assistito a movimentazione terra con diffusione di polveri da scavi con una grande ruspa, rumori di cantiere da escavazione, movimenti automezzi stradali su Via C. Colombo, durante la stagione turistica a pochi passi dalla spiaggia pubblica. Tali attività non sono compatibili con le numerose attività turistiche estremamente prossime a tale area.
I cittadini di Ravenna sono veramente avviliti per questa mancanza di rispetto del Comune di Ravenna verso le attività balneari e turistiche.
Ravenna ha già dato moltissimo alle varie strategie energetiche nazionali, con le trivelle in mare, il deposito GNL, il petrolchimico ENI (pagandone un prezzo molto alto in termini di qualità dell’aria, con tutte le conseguenze per la salute), ed ora con la nave rigassificatore e connesso gasdotto, che circonda, come in una stretta mortale, tutto il perimetro della città.
Mentre ribadiamo la nostra vivace azione di contrasto al rigassificatore e alla schiavitù impostaci dal modello fossile, affermiamo che il Comune deve fermare ilavori SNAM fino alla fine del periodo estivo.”
Coordinamento ravennate Per il Clima – Fuori dal Fossile
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