Verso la manifestazione nazionale a Piombino!
Con l’arrivo delle navi rigassificatrici a Piombino e a Ravenna, è ormai confermato che il governo Meloni, in continuità con quello Draghi, è complice degli interessi delle multinazionali del fossile e che la giustizia climatico-sociale sarà all’ultimo posto della agenda governativa. Si sta disegnando uno scenario in cui non solo Piombino, Ravenna e Sulmona saranno i punti cardine della scelta fossile: molti porti e molte località in tutta Italia, dalle Marche alla Sardegna, dalla Sicilia alla Calabria, dalle Puglie alla Liguria e al golfo di Trieste, si apprestano a far parte di un piano che vuole fare del nostro Paese lo snodo in Europa di un sistema energetico basato sulle fonti fossili e in particolare sul metano, un pericoloso gas clima-alterante. Tutto ciò in piena crisi climatica, quando l’Agenzia Internazionale dell’Energia e tutta la comunità di scienziati affermano che bisogna abbandonare rapidamente le fossili per evitare una evoluzione catastrofica del riscaldamento