A Minerbio c'è puzza di gas!
In un’atmosfera surreale, in cui l’aspro odore di metano la faceva da padrone, si è svolta sabato 25 febbraio di fronte al deposito di stoccaggio gas SNAM in via Zena a Minerbio, capolinea della famigerata Linea Adriatica. (Notare il parco giochi costruito proprio davanti al deposito!)
La manifestazione promossa da Legambiente dell’ Emilia Romagna contro l’eterna riproposizione delle fonti fossili come strategia energetica per l’ Italia e per l’Europa; manifestazione alla quale era stato dato il titolo emblematico “C’è puzza di gas”, e che si inquadra in una serie di iniziative che il mondo ambientalista sta portando avanti ormai da tempo.
Diverse realtà ecologiste della regione, fra cui la Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna, hanno aderito all’appuntamento di sabato, a riprova del fatto che il movimento per la fuoriuscita dal fossile sta crescendo e intende crescere ulteriormente.
Il Coordinamento ravennate “Per il Clima fuori dal Fossile” era presente con la propria delegazione, e ha portato il proprio contributo ricordando che fra i siti più interessati alla forte e sostanzialmente irreversibile espansione delle strutture metaniere, vi è proprio Ravenna. La città portuale della Romagna dovrà subire la costruzione dello stesso gasdotto che provenendo dal sud attraverserà le Romagne per andare finire proprio a Minerbio.
Non solo, ma Ravenna si troverà a dover sopportare anche il potenziamento delle già troppe trivelle, la realizzazione di una inutile e pericolosa centrale di stoccaggio della CO2 e soprattutto sarà sede di uno (ma potrebbero diventare anche due o più) dei giganteschi rigassificatori del gas liquefatto. Naturalmente la manifestazione di sabato è stata anche una tappa di avvicinamento all’ 11 marzo, data in cui il movimento convegerà nella MANIFESTAZIONE NAZIONALE che si terrà a Piombino, per contrastare la folle corsa al fossile e proporre l’alternativa basata sulle rinnovabili.
L’ appuntamento quindi è per sabato 11 marzo a Piombino e per le successive scadenze, che si svolgeranno anche a Ravenna e in tutto il Paese nei mesi a venire.
Il Coordinamento ravennate “Per il Clima fuori dal Fossile” era presente con la propria delegazione, e ha portato il proprio contributo ricordando che fra i siti più interessati alla forte e sostanzialmente irreversibile espansione delle strutture metaniere, vi è proprio Ravenna. La città portuale della Romagna dovrà subire la costruzione dello stesso gasdotto che provenendo dal sud attraverserà le Romagne per andare finire proprio a Minerbio.
Non solo, ma Ravenna si troverà a dover sopportare anche il potenziamento delle già troppe trivelle, la realizzazione di una inutile e pericolosa centrale di stoccaggio della CO2 e soprattutto sarà sede di uno (ma potrebbero diventare anche due o più) dei giganteschi rigassificatori del gas liquefatto. Naturalmente la manifestazione di sabato è stata anche una tappa di avvicinamento all’ 11 marzo, data in cui il movimento convegerà nella MANIFESTAZIONE NAZIONALE che si terrà a Piombino, per contrastare la folle corsa al fossile e proporre l’alternativa basata sulle rinnovabili.
L’ appuntamento quindi è per sabato 11 marzo a Piombino e per le successive scadenze, che si svolgeranno anche a Ravenna e in tutto il Paese nei mesi a venire.
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